La Chiesa di San Domenico, conosciuta localmente come Chiesa di San Domenico, è un gioiello situato su una pittoresca isola nella laguna di Chioggia, Italia. Questo antico santuario rappresenta la duratura presenza dei frati domenicani a Chioggia sin dalla fine del XIII secolo. Con la sua ricca storia, bellezza architettonica e preziosi artefatti religiosi, la Chiesa di San Domenico offre ai visitatori un'intensa visione del tessuto spirituale e culturale di questa affascinante cittadina veneziana.
Le origini della Chiesa di San Domenico risalgono al 1287, quando si decise di fondare un convento domenicano sull'isola, allora di proprietà dei Benedettini di Venezia. Questo segnò l'inizio di quella che sarebbe diventata l'Isola di San Domenico. Nel 1291, sia il convento che la chiesa furono completati in stile romanico, solo per essere danneggiati successivamente durante la Guerra di Chioggia.
Nel 1569, la chiesa divenne il luogo di sepoltura del vescovo e teologo Jacopo Nacchianti, che aveva guidato la Diocesi di Chioggia dal 1544 fino alla sua morte. Nel corso dei secoli, la chiesa affrontò varie sfide, tra cui l'instabilità strutturale e un incendio a metà del XVII secolo. Di conseguenza, si decise di ricostruire la chiesa, un progetto affidato all'architetto veneziano Pietro Pelli. Oltre alla chiesa, anche il convento fu rinnovato, sebbene i frati domenicani furono rimossi nel 1770 per decreto del Senato della Serenissima Repubblica. Il convento fu poi trasformato in zona militare dalle truppe francesi e ora serve come sede locale della Guardia di Finanza.
Nonostante questi cambiamenti, la giurisdizione della chiesa passò dai frati domenicani al Vescovo di Chioggia, con un breve periodo dal 1864 al 1866 in cui fu officiata da sacerdoti gesuiti. Oggi, la chiesa è gestita da rettori indipendenti della diocesi.
Avvicinandosi alla Chiesa di San Domenico, la prima cosa che colpisce è la sua distintiva architettura romanica, che è stata meticolosamente preservata e restaurata nel corso dei secoli. L'esterno della chiesa emana un senso di eleganza senza tempo, con la sua facciata semplice ma affascinante e il campanile alto 29 metri, che risale al XIV secolo. Questo campanile, il più antico di Chioggia dopo quello di San Andrea, è adornato con scanalature verticali e sormontato da archi, ospitando tre campane chiamate Maria Rosaria, Maria Crocefissa e Maria Domenicana.
Entrando, i visitatori sono accolti da una navata rettangolare che si estende per 25 metri in larghezza, 55 metri in lunghezza e 21 metri in altezza. L'interno è un tesoro di arte religiosa e artefatti storici, con diversi altari disposti in senso orario. Tra questi, l'Altare di San Pietro Martire presenta un dipinto di Andrea Vicentino, mentre l'Altare di San Domenico vanta una statua creata nel 1910 dallo scultore Arturo Ferraroni, basata su un disegno di Aristide Naccari.
L'altare principale, realizzato in marmo bianco di Carrara, fu acquisito nel 1812 dalla soppressa chiesa delle monache cappuccine di Pianto a Venezia. Incornicia il più venerato artefatto della chiesa, il grande crocifisso, che è affiancato da bassorilievi raffiguranti simboli della Passione. Sopra l'altare, sono incise le parole latine del Salmo 77:22, che ricordano ai visitatori la presenza divina nell'immensità del mare.
Altri altari notevoli includono l'Altare di San Vincenzo Ferreri, con un dipinto dell'artista locale Antonio Vianelli, e l'Altare in stile barocco della Madonna del Rosario, adornato con marmo rosso di Verona e una statua in legno di metà del XX secolo di Angelo Righetti. L'Altare di San Carlo, con un dipinto di Andrea Vicentino, completa l'insieme.
La Chiesa di San Domenico ospita anche una collezione impressionante di dipinti. La controfacciata mostra quattro tele di Pietro Damini, datate 1619-20, che raffigurano scene come San Domenico che consegna un rosario a una personificazione dello stato veneziano e San Giacinto di Polonia che salva marinai naufragati. Sopra l'ingresso, l'anonimo artista raffigura la morte di San Domenico, catturando l'attenzione del visitatore.
Sulla parete settentrionale, i visitatori possono ammirare un prestigioso dipinto di Vittore Carpaccio, intitolato San Paolo Stigmatizzato, datato 1520. Alla destra dell'altare principale, la Deposizione di Cristo dalla Croce di Leandro Bassano evoca profonde emozioni, mentre a sinistra, L'Estasi di San Tommaso di Domenico Tintoretto aggiunge al fascino artistico della chiesa.
Uno degli artefatti più venerati nella Chiesa di San Domenico è il grande crocifisso, che misura 4,87 metri in altezza, 3,50 metri in larghezza e pesa 180 chilogrammi. Il corpo di Cristo, esclusi i bracci, è scolpito da un unico blocco di legno di salice, mentre la croce stessa è fatta di abete rosso. Le origini del crocifisso sono avvolte nel mistero, ma si crede che risalga alla metà del XIV secolo e sia di origine nordica. Secondo la leggenda, il crocifisso fu pescato fuori dal mare vicino all'isola dei frati domenicani dopo che la nave che lo trasportava affondò.
Il crocifisso occupa un posto speciale nel cuore dei pescatori di Chioggia, che spesso dipingevano miniature di esso sulle loro barche. È stato portato in processione attraverso la città e la laguna in diverse occasioni, con la più memorabile nel 1814, quando fu necessario demolire parte della facciata della chiesa per permettere al crocifisso di passare.
La Chiesa di San Domenico ospita anche un organo, con registrazioni di lavori di restauro risalenti al 1903. Il restauro e l'accordatura più recenti sono stati effettuati nel 1988 da Livio Volpato di Padova. Un'altra caratteristica affascinante è la collezione di ex-voto, o tolèle nel dialetto locale, esposta nella cappella a destra dell'ingresso. Queste tavolette di legno, commissionate da coloro che hanno ricevuto favori divini, raffigurano scene di naufragi e altri incidenti marittimi, con immagini di Cristo, della Madonna del Rosario e di San Vincenzo Ferreri, a cui i marinai spesso pregavano per la protezione.
In conclusione, la Chiesa di San Domenico non è solo un luogo di culto ma un deposito della ricca storia e del patrimonio artistico di Chioggia. La sua atmosfera serena, unita alla sua splendida architettura e ai preziosi artefatti, la rende una destinazione imperdibile per chiunque esplori questa incantevole città lagunare.
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