Nel cuore di Chioggia, una pittoresca cittadina spesso chiamata la Piccola Venezia, si erge la Chiesa di San Francesco, un simbolo di storia e devozione che attraversa i secoli. Conosciuta anche come San Francesco Vecchio o dentro le mura, questa chiesa è un'oasi di tranquillità e bellezza architettonica, invitando i visitatori a fare un passo indietro nel tempo per scoprire il suo ricco passato.
La storia della Chiesa di San Francesco ha inizio a metà del XIII secolo, quando i Francescani si stabilirono per la prima volta a Chioggia. Con il crescere della comunità, si rese necessaria una struttura più ampia, portando alla costruzione di un nuovo convento fuori dalle mura cittadine all'inizio del XIV secolo. Tuttavia, la costruzione fu interrotta bruscamente dalla Guerra di Chioggia e successivamente da un decreto del Senato Veneziano che vietava edifici fuori dai confini cittadini. I Francescani continuarono ad espandere il loro convento originale all'interno della città fino a quando le restrizioni furono revocate negli anni '30 del Quattrocento, permettendo loro di riprendere la costruzione e infine trasferirsi.
Nel 1512, il convento si trasformò in un monastero con l'arrivo delle monache cistercensi, molte delle quali provenivano dall'antico monastero cittadino di Santa Caterina. Le monache, che vivevano sotto un voto di clausura, prosperarono numericamente, raggiungendo circa cinquanta unità a metà del XVIII secolo. Un aneddoto interessante di questo periodo riguarda Carlo Goldoni, il famoso commediografo, che viveva di fronte alla chiesa. Goldoni sviluppò una stretta relazione con le monache, scambiando sonetti e discorsi in cambio di dolci.
La vita del monastero subì un cambiamento nel 1805, quando il governo austriaco ordinò alle monache di trasferirsi al Convento di Santa Caterina per riadattare l'edificio a caserma. La chiesa, originariamente costruita nel 1385, subì significative ristrutturazioni nel 1743 sotto la guida di Domenico Cestari, che la decorò in stile Rococò. Oggi rimane aperta al pubblico e funge da luogo di culto, specialmente durante i mesi invernali quando ospita la Messa quotidiana e l'adorazione eucaristica.
La facciata della Chiesa di San Francesco è una vista imponente, alta 14 metri e adornata con statue scolpite in pietra d'Istria. Al centro del frontone si trova una statua di San Francesco, affiancata da Sant'Antonio di Padova a sinistra e San Bonaventura a destra. Il campanile, una caratteristica prominente della chiesa, risale ai primi del 1600. La sua base riflette lo stile gotico tardivo, mentre la cupola, aggiunta nel 1743, completa l'estetica complessiva. Il campanile ospita quattro campane, aggiungendo un fascino melodioso alla presenza della chiesa.
Il campanile si erge con orgoglio a 19 metri, testimoniando la maestria architettonica del primo XVII secolo. La sua base gotica è caratterizzata da un arco acuto, offrendo un assaggio delle transizioni stilistiche dell'epoca. La cupola del campanile, aggiunta durante le ristrutturazioni Rococò, ne esalta l'eleganza. I visitatori spesso ammirano l'armoniosa fusione di stili che il campanile rappresenta, rendendolo un punto focale dell'esterno della chiesa.
Entrando nella Chiesa di San Francesco, i visitatori vengono accolti da una navata rettangolare che misura 10 metri di larghezza, 32 metri di lunghezza e 13,7 metri di altezza. L'interno ospita diversi altari, ciascuno con il proprio fascino e arte unici. L'Altare di San Gaetano Thiene presenta una statua in legno del XX secolo, mentre l'Altare dell'Immacolata vanta una statua in marmo dello scultore Pietro Baratta. L'altare maggiore è un capolavoro di marmo policromo, completo di un tabernacolo del XVII secolo e una nicchia per l'Eucaristia, sormontata da una piccola cupola.
Altri altari degni di nota includono l'Altare di San Francesco, con una statua di Josef Hermann Runggaldier, e l'Altare di San Nicola Tolentino, che mostra un'altra statua in legno del XX secolo. Il soffitto a volta è decorato con stucchi di Giacomo Gaspari e dipinti di Michele Schiavoni, che raffigurano scene delle vite di San Francesco e San Benedetto. Sopra l'ingresso laterale è appesa una tela del XVIII secolo che ritrae San Francesco in estasi, proveniente originariamente dalla chiesa ormai smantellata di Nostra Signora delle Stigmate.
La Chiesa di San Francesco non è solo un luogo di culto, ma una confluenza di arte, storia e spiritualità. Il pavimento della chiesa presenta diverse lapidi risalenti dal XVI al XVIII secolo, tra cui la lapide centrale con lo stemma della famiglia Cestari e un'altra che segna il luogo di riposo del Vescovo Pasquale Grassi, che servì Chioggia dal 1618 al 1636. Questi elementi storici offrono una connessione tangibile con il passato, permettendo ai visitatori di camminare sulle orme di coloro che hanno plasmato l'eredità della chiesa.
In conclusione, la Chiesa di San Francesco a Chioggia è una destinazione affascinante per chiunque sia interessato alla storia, all'arte e all'architettura. Il suo passato ricco, combinato con il suo design straordinario e l'atmosfera serena, la rende un sito imperdibile per i viaggiatori che esplorano l'incantevole città di Chioggia. Che tu sia attratto dalla sua importanza storica o dalla sua bellezza artistica, questa chiesa offre uno sguardo nel ricco patrimonio italiano.
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