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Chiesa di San Francesco

Chiesa di San Francesco Fano

Chiesa di San Francesco

La Chiesa di San Francesco, conosciuta localmente come Chiesa di San Francesco, è uno dei monumenti storici più affascinanti di Fano, Italia. Situata nel cuore di questa incantevole città costiera, la chiesa vanta una ricca storia e uno splendore architettonico che si estende per secoli. Fondata nella seconda metà del XIII secolo, la Chiesa di San Francesco è un testimone dell'eredità duratura dell'ordine francescano e dell'evoluzione artistica che ha modellato la sua struttura nel corso degli anni.

Le Origini della Chiesa di San Francesco

La storia della Chiesa di San Francesco inizia nel 1255, con l'emissione di una bolla papale da parte di Papa Alessandro IV. Questo decreto non solo segnò l'arrivo dell'ordine francescano a Fano, ma avviò anche la costruzione della chiesa e del convento adiacente. La bolla papale concedeva un'indulgenza plenaria a coloro che finanziavano i lavori di costruzione, una strategia che aiutò significativamente nella raccolta dei fondi. Nel 1284, un'altra indulgenza fu emessa da Bonomo, il Vescovo di Fano, incoraggiando ulteriormente le donazioni.

La costruzione della chiesa fu completata nel 1323, come attestato dal testamento di Margherita da Peruzzo, che menziona i servizi religiosi già condotti dai frati. La chiesa fu ufficialmente consacrata nel 1336 dal Vescovo Iacopo II di Fano, insieme al Frate Pietro di Pesaro e al Vescovo di Senigallia.

L'Era dei Malatesta

Dal 1336 al 1498, Fano cadde sotto il dominio della famiglia Malatesta, una nobile casata di Rimini. Questo periodo segnò un'epoca di prosperità e crescita per la Chiesa di San Francesco. I Malatesta lasciarono il loro segno sulla chiesa, in particolare incidendo il loro stemma familiare sulle chiavi di volta del portico francescano. La chiesa divenne anche l'ultimo luogo di riposo per diversi membri della famiglia Malatesta, tra cui Sigismondo Pandolfo III Malatesta, la sua prima moglie Paola Bianca e il loro medico Bonetto da Castelfranco.

Durante quest'epoca, la chiesa divenne un luogo di sepoltura privilegiato per molte famiglie nobili, come la famiglia Boccacci di Meldola. Testimonianze di questo possono ancora essere viste sotto forma di una lastra di terra con lo stemma dei Boccacci, situata sopra la tomba di Bonetto.

Turbolenze e Trasformazioni

La seconda metà del XV secolo vide conflitti tra le famiglie ricche di Fano per la proprietà degli altari della chiesa, che servivano sia a scopi pratici che commemorativi. Nel 1606, molti di questi altari erano stati trascurati, portando il padre guardiano a demolirli. Nonostante queste sfide, la chiesa subì numerose trasformazioni tra il 1498 e il 1657, migliorando la sua magnificenza.

Tuttavia, la chiesa affrontò significativi ostacoli, tra cui un devastante terremoto nel 1672 che distrusse il campanile e un incendio nel 1696 che danneggiò gravemente la sacrestia, rendendola insicura per i frati.

Dal XVIII Secolo all'Unità d'Italia

Nel 1763, Papa Clemente XIV, che aveva studiato con l'ordine francescano a Fano, finanziò la completa ristrutturazione del convento, anche se la chiesa stessa rimase intatta. Alla fine del XVIII secolo, i disordini politici, inclusa la Rivoluzione Francese, ostacolarono i piani dei frati per restaurare la chiesa. Di conseguenza, dal 1802 al 1840, i servizi religiosi furono spostati nel refettorio del convento e la chiesa fu riutilizzata come magazzino e stalla.

Gli sforzi di restauro ripresero nel 1840 sotto la guida di Padre Francesco Maria Zamponi, che assunse l'architetto Arcangelo Innocenzi per ricostruire il campanile, demolito nuovamente nel 1874. Purtroppo, questi sforzi portarono alla perdita di quasi tutte le iscrizioni e degli altari rimanenti. Nel 1870, dopo l'annessione degli Stati Pontifici nel Regno d'Italia, molti ordini minori, incluso quello di Fano, furono soppressi.

Il XX Secolo: Declino e Conservazione

All'inizio del XX secolo, il convento fu utilizzato come caserma militare fino al 1912. Le proposte di utilizzarlo come sede municipale o di demolire la chiesa dopo i danni causati dai terremoti del 1916 e del 1924 furono infine respinte. Nel 1930, il tetto della chiesa fu demolito per motivi di sicurezza e nel 1932 fu proposto come palestra nazionale per l'Opera Nazionale Balilla. Nonostante numerose proposte di demolizione, la chiesa sopravvisse grazie all'intervento della Prefettura Reale di Pesaro Urbino nel 1934, che invece richiese un restauro interno.

Nel 1938, il Ministero dell'Educazione Nazionale italiano aveva coinvolto esperti per presentare proposte di recupero per la Chiesa di San Francesco. Sebbene un nuovo piano di ricostruzione fosse stato approvato nel 1950, fu infine abbandonato, lasciando la chiesa e il convento a deteriorarsi a causa dell'esposizione agli elementi e della vendita degli arredi interni.

Caratteristiche Architettoniche

L'architettura della Chiesa di San Francesco e del suo convento è una combinazione affascinante di semplicità ed eleganza classica. Il convento, con il suo piano quadrangolare, presenta tre lati liberi e un quarto chiuso dalla chiesa. L'esterno è caratterizzato dall'uso di mattoni e motivi classici, creando un aspetto severo ma non decorato. L'ingresso principale, che si affaccia su Via San Francesco, conduce a un passaggio voltato che si apre su un ampio cortile circondato da pilastri in ordine toscano.

All'interno della chiesa, i visitatori possono ammirare i resti della sua struttura un tempo grandiosa, comprese le impressionanti colonne e archi che suggeriscono la sua antica gloria. La sala del consiglio ellittica, originariamente il refettorio, è notevole per la sua volta a cupola e le coppie di costoloni sostenuti da un entablature discontinuo e pilastri.

Oggi, la Chiesa di San Francesco si erge come un commovente ricordo della ricca storia di Fano e della resilienza del suo patrimonio architettonico. Le sue pareti logore e l'interno all'aperto invitano i visitatori a fare un passo indietro nel tempo e riflettere sui secoli di devozione, conflitti e trasformazioni che hanno plasmato questo straordinario monumento. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'architettura o semplicemente un viaggiatore curioso, la Chiesa di San Francesco offre uno sguardo unico e indimenticabile nel passato.

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