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Chiesa di San Pietro in Valle

Chiesa di San Pietro in Valle Fano

Chiesa di San Pietro in Valle

San Pietro in Valle, conosciuta localmente come Chiesa di San Pietro in Valle, è un magnifico esempio di architettura barocca situato nel cuore di Fano, Italia. Questa storica chiesa, con il suo passato ricco di storie e i suoi interni splendidi, rappresenta un testimone del ricco patrimonio culturale e religioso della regione.

La Storia di San Pietro in Valle

Le origini di San Pietro in Valle risalgono a un'antica chiesa fondata nel 778 d.C. Il nome "in Valle" ha suscitato l'interesse degli storici, con due teorie principali sulla sua origine. Una suggerisce che si riferisca alla posizione della chiesa in una parte bassa della città, caratterizzata da una depressione naturale del terreno. L'altra teoria propone che derivi dal latino "vallum", che significa muro, indicando la vicinanza della chiesa ai resti delle mura romane.

L'attuale struttura fu commissionata nel 1609 dalla Congregazione dei Padri Oratoriani, fondata da Girolamo Gabrielli nel 1598, ispirata dagli insegnamenti di San Filippo Neri. Poiché la chiesa originale era troppo piccola per ospitare le attività degli Oratoriani, fu costruita una nuova chiesa più grande, con un significativo supporto finanziario da parte delle famiglie nobili di Fano, tra cui le famiglie Montevecchio, Marcolini, Petrucci, Alavolini, Uffreducci e Ubaldini. La costruzione iniziò nel 1610 sotto la direzione dell'architetto Giovanni Battista Cavagna, che purtroppo non visse abbastanza per vederne il completamento. Architetti successivi, tra cui Giovanni Maria Pazzaglia, Giovanni Branca e Girolamo Caccia, continuarono i lavori, portando alla consacrazione della chiesa nel 1617, anche se non era ancora completamente finita.

Meraviglie Architettoniche

San Pietro in Valle si distingue per il suo piano a croce latina, con una navata unica coperta da una volta a botte. Le pareti interne sono adornate con alti pilastri ionici strigilati con capitelli festonati, che dividono lo spazio in sei cappelle laterali incassate e un ampio transetto. Il transetto è coronato da una sontuosa cupola con un alto tamburo luminoso, aggiungendo alla grandiosità della chiesa.

L'esterno di San Pietro in Valle presenta un netto contrasto con il suo interno ornato. La facciata, ancora incompiuta, è rivestita in mattoni e manca del rivestimento in pietra e delle nicchie semicircolari che erano originariamente previste. Questo esterno semplice, tuttavia, serve solo a esaltare l'impatto dell'interno riccamente decorato della chiesa.

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Tour

Entrare Dentro

Entrando in San Pietro in Valle, i visitatori sono accolti da una sfarzosa esposizione di oro, stucchi, marmi, dipinti e lavori in legno. La decorazione, dominata dalla luminosa combinazione di bianco e oro, accentua le pareti della navata, creando un senso di luce divina e splendore.

Sopra il portale d'ingresso, un'epigrafe dedicata a Padre Girolamo Gabrielli, posta lì nel 1679, onora i suoi contributi. La parte superiore della controfacciata presenta due affreschi di Antonio Viviani, separati da una finestra che illumina l'intera navata. Questi affreschi, intitolati "Quo vadis" e "Lo Sbarco di San Paolo a Malta", aggiungono al ricco patrimonio artistico della chiesa.

La Volta e la Cupola

L'intera volta di San Pietro in Valle è adornata con stucchi di Pietro Solari e affreschi di Antonio Viviani, noto anche come Il Sordo. Solari completò il lavoro di stucco in soli otto mesi, mentre Viviani creò affreschi che raffigurano episodi delle vite dei Santi Pietro e Paolo. Questi includono "L'Incontro di San Pietro e San Paolo", "La Crocifissione di San Pietro" e "San Pietro in Gloria".

La cupola, eretta dall'architetto Girolamo Caccia nel 1696, fu successivamente decorata da Lauro Buonaguardia da Bologna. La cupola presenta quattro tondi raffiguranti i quattro evangelisti, angeli scolpiti nelle nicchie del tamburo e terrazze illuminate da aperture con statue di apostoli e figure beate. La parte superiore della cupola mostra quattro angeli e sei cherubini che volano tra le nuvole, con l'interazione di bianco e oro che crea un effetto illusionistico, facendo apparire le figure come se sporgessero dalle pareti.

Il Presbiterio e le Pale d'Altare

Il presbiterio ospitava una volta tre dipinti significativi, che furono purtroppo rubati durante le spoliazioni napoleoniche. Questi includevano "La Consegna delle Chiavi" di Guido Reni, "Il Miracolo di San Pietro che Guarisce lo Zoppo" di Simone Cantarini e "San Pietro che Resuscita Tabita" di Matteo Loves. Sebbene le opere originali siano ora perdute, rimane una copia del dipinto di Reni realizzata da Carlo Magini, insieme a affreschi di Viviani che raffigurano scene della vita di San Pietro.

Le Cappelle Laterali

Le sei cappelle laterali di San Pietro in Valle, tre per lato della navata, sono dedicate alle famiglie nobili di Fano che contribuirono alla costruzione della chiesa. Queste cappelle presentano una ricchezza di elementi artistici e devozionali, ciascuna riflettendo il patrocinio unico delle famiglie.

La Cappella Uffreducci, dedicata a San Filippo Neri, mostra il dipinto "La Madonna e il Bambino che Appaiono a San Filippo Neri" di Luigi Garzi e affreschi di Stefano Bagni da Siena. La Cappella Alavolini, dedicata a San Giovanni Battista, presenta affreschi di Giovan Giacomo Pandolfi e un'altar maggiore centrale di Sebastiano Ceccarini, che sostituisce un'opera rubata di Guercino.

La Cappella Marcolini, dedicata alla Natività e al Crocifisso, la Cappella Gabrielli, dedicata all'Annunciazione, la Cappella Petrucci, dedicata a San Carlo Borromeo, e un'altra Cappella Marcolini, dedicata a San Paolo, contribuiscono tutte al ricco tessuto di fede e arte all'interno di San Pietro in Valle.

San Pietro in Valle non è solo una chiesa; è un monumento vivente alla fede, all'arte e alla storia di Fano. Le sue pareti riecheggiano delle preghiere e delle aspirazioni di generazioni, rendendola una destinazione imperdibile per chiunque esplori il patrimonio culturale e spirituale di questa incantevole città italiana.

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