Situato nel cuore di Jesi, una cittadina affascinante nella pittoresca regione delle Marche in Italia, Palazzo Ripanti rappresenta la magnificenza dell'architettura nobile italiana. Questo imponente edificio, che occupa il lato sud-est di Piazza Federico II, non è solo un punto di riferimento storico, ma anche un vivace centro culturale che attira visitatori da vicino e lontano grazie alle sue storiche sale e al suo design raffinato.
Le origini di Palazzo Ripanti risalgono a quando era la prestigiosa dimora della famiglia Ripanti. L'edificio che ammiriamo oggi è una fusione di due strutture distinte, unite nel XVIII secolo per creare uno dei complessi residenziali più estesi di Jesi. La sezione originale, situata all'estremità della piazza, apparteneva alla nobile famiglia Ripanti, mentre la parte adiacente al Duomo era l'antico Ospedale di Santa Lucia, fondato nel XV secolo.
Nel 1724, il Conte Emilio Ripanti acquistò il sito dell'ospedale dopo che le sue funzioni furono trasferite fuori dalle mura cittadine. Questa acquisizione segnò l'inizio di una significativa trasformazione. La famiglia Ripanti commissionò ampie ristrutturazioni, unendo armoniosamente i due edifici con un elegante arco sopra Vicolo Santoni. Questa decisione architettonica non solo collegò le strutture, ma migliorò anche l'armonia estetica di Piazza Federico II.
Il Palazzo Ripanti Vecchio, residenza originale della famiglia, subì un notevole restyling ad opera dei rinomati architetti Arcangelo e Andrea Vici. La facciata, che esibisce lo stile Tardobarocco, è un piacere visivo con il suo grande portale affiancato da colonne ioniche e un balcone che cattura l'attenzione. Le finestre al piano terra, adornate con elaborate grate in ferro battuto, aggiungono un tocco di raffinatezza all'esterno dell'edificio.
All'interno, i visitatori sono accolti da un maestoso atrio con colonne gemelle, che ricorda la grandezza del Palazzo Pianetti. Questo conduce a un incantevole cortile interno, dove una monumentale scalinata attende, ornata dalle statue create dal celebre scultore Gioacchino Varlè. Il piano nobile è un tripudio per gli occhi, con i suoi soffitti alti decorati con squisiti stucchi Rococò in tonalità di bianco e beige, che riecheggiano l'opulenza di un'epoca passata.
Adiacente all'edificio originale si trova Palazzo Ripanti Nuovo, precedentemente l'Ospedale di Santa Lucia. Questa sezione conserva la sua storica facciata, ora fungendo da sfondo al cortile interno. Durante la sua trasformazione, fu introdotta una nuova scalinata, insieme a un teatro e stanze sontuosamente decorate dall'artista Domenico Luigi Valeri. Nel XIX secolo, l'eredità della famiglia Ripanti passò alla Curia vescovile, che adattò il palazzo per l'uso come seminario diocesano, e oggi ospita il Museo Diocesano.
La famiglia Ripanti, intrisa di nobiltà e significato storico, vanta una discendenza di figure notevoli tra cui giuristi, scrittori e prelati. La loro eredità è intrecciata con la storia di Jesi, con membri della famiglia che hanno ricoperto ruoli di rilievo come Guido, podestà di Fano nel 1255, e Pietro Andrea, nominato vescovo di Oppido nel 1536 da Papa Paolo III. L'influenza della famiglia si estese in tutta Italia e oltre, lasciando un segno indelebile nel panorama culturale e politico del loro tempo.
Una visita a Palazzo Ripanti è un viaggio nel tempo, offrendo uno sguardo sulla vita aristocratica dei secoli passati. Il Museo Diocesano all'interno delle sue mura offre un ricco arazzo di artefatti religiosi e culturali, invitando gli ospiti a esplorare il patrimonio spirituale di Jesi. Che tu sia un appassionato di architettura, un amante della storia o semplicemente un viaggiatore curioso, Palazzo Ripanti promette un'esperienza arricchente che cattura l'essenza dell'eleganza e della tradizione italiana.
In conclusione, Palazzo Ripanti è più di un semplice edificio storico; è un monumento vivente all'arte e alla visione dei suoi creatori. Le sue mura riecheggiano racconti del passato, invitando i visitatori a immergersi nel ricco arazzo del patrimonio culturale di Jesi. Una visita a questo splendido palazzo è un viaggio indimenticabile nel cuore del nobile passato italiano.
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