San Francesco, conosciuta localmente come Chiesa di San Francesco, è uno dei più importanti edifici religiosi di Rieti, in Italia. Questa magnifica chiesa non è solo un capolavoro architettonico, ma anche un luogo ricco di storia e di significato spirituale. Le sue origini sono strettamente legate alla vita di San Francesco d'Assisi, rendendola un sito venerato per i pellegrini e una destinazione affascinante per gli appassionati di storia.
Le origini di San Francesco risalgono agli inizi del XIII secolo, durante una delle visite di San Francesco d'Assisi nella Valle di Rieti. San Francesco, noto per il suo profondo impatto sul Cristianesimo e la sua dedizione a una vita di povertà e umiltà, aveva un forte legame con questa regione. Qui realizzò atti significativi come la prima rappresentazione vivente del presepe a Greccio e la scrittura del Cantico delle Creature e della Regola definitiva del suo ordine.
Nel 1210, San Francesco fondò un piccolo oratorio accanto all'ospedale preesistente di Santa Croce, destinato alla cura dei malati. Questo umile inizio segnò la fondazione di quella che sarebbe poi diventata la chiesa di San Francesco. Con l'aumentare del numero dei suoi seguaci, crebbe anche la necessità di un luogo di culto più grande. Dopo la canonizzazione di San Francesco, la comunità francescana di Rieti ricevette l'autorizzazione da Papa Innocenzo IV nel 1245 per costruire una chiesa dedicata al loro fondatore. La costruzione iniziò lo stesso anno e nel 1253 la chiesa fu completata, diventando la seconda chiesa al mondo dedicata a San Francesco, dopo la Basilica di San Francesco ad Assisi.
Il convento associato alla chiesa crebbe rapidamente in importanza, diventando un centro nevralgico per la comunità francescana nella regione. Nel 1260, San Bonaventura lo elevò a capo della Custodia di Rieti, sovrintendendo quindici conventi. L'importanza del convento fu ulteriormente sottolineata nel 1262 quando Papa Urbano IV negò una richiesta dei cittadini di Rieti di costruire un ponte vicino al convento, evidenziando la sua rilevanza.
Nel corso dei secoli, la chiesa e il convento subirono numerosi cambiamenti e ampliamenti. Nel 1463, la Compagnia di San Bernardino fu istituita presso la chiesa, portando alla costruzione dell'Oratorio di San Bernardino. L'oratorio fu successivamente ampliato e adornato con stucchi e affreschi di Tobia Cicchini e tele di Ascanio Manenti.
Nel XVII secolo, il convento divenne uno dei seminari più importanti d'Italia. Tuttavia, la chiesa affrontò sfide a causa della sua vicinanza al fiume Velino, che frequentemente inondava l'area. Per mitigare i danni, il pavimento della chiesa fu rialzato di circa due metri nel 1636.
Il convento fu chiuso durante l'era napoleonica e definitivamente soppresso nel 1866, con l'edificio ceduto al Comune di Rieti nel 1873. La chiesa, tuttavia, rimase con i francescani. Dopo l'unificazione d'Italia, il convento fu riconvertito in un manicomio provinciale. Negli anni '20, nell'ambito delle celebrazioni per il settimo centenario della morte di San Francesco, la chiesa subì significativi restauri e abbellimenti. La facciata fu spogliata dell'intonaco per rivelare la pietra originale e fu installata una nuova rosone, progettata dall'architetto Angiolo Mazzoni.
Alla fine degli anni '30, con la costruzione di un nuovo ospedale psichiatrico, il convento fu lasciato vacante. Fu successivamente convertito in un edificio scolastico e oggi ospita il Liceo Scientifico Carlo Jucci. La chiesa è ora di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno. Nel 2019, l'edificio è stato dichiarato inagibile a causa di danni al tetto e l'accesso è stato limitato.
Il complesso di San Francesco comprende diversi edifici, tra cui la chiesa, l'Oratorio di San Bernardino, l'ex convento e un campanile. La chiesa stessa presenta un esterno romanico-gotico in pietra, con cappelle barocche aggiunte successivamente.
La facciata della chiesa, che si affaccia su Piazza San Francesco, è semplice ma elegante. L'ingresso principale è un portale in travertino, elevato da sette gradini e incorniciato da colonne slanciate che si collegano agli archi della lunetta sopra. Questa lunetta presenta un affresco raffigurante la Madonna con Bambino con San Francesco e Sant'Antonio, dipinto da Vincenzo Manenti nel 1640. Sopra il portale c'è una rosone, progettata da Angiolo Mazzoni nel 1926, e due bassorilievi raffiguranti un agnello e un sole.
L'interno della chiesa è progettato con una pianta a croce latina con una navata unica e due transetti. Sul lato sinistro della chiesa ci sono tre grandi cappelle, mentre sul lato destro ci sono diversi altari. L'abside quadrata è dominata da una grande quadrifora gotica. La volta barocca originale crollò dopo un terremoto nel 1898 e oggi è visibile una struttura a capriate al suo posto.
La prima cappella a sinistra è dedicata a Sant'Antonio di Padova. Presenta un altare in muratura con stucchi dorati e legno dipinto, creato nel 1640 dal falegname francese Carlo Bodot e parzialmente restaurato da Giovanni Battista Comparetti dopo il terremoto del 1703. Le pareti della cappella sono adornate con stucchi e dipinti trompe-l'œil e è sormontata da una cupola. La statua di Sant'Antonio, che viene portata nella tradizionale Processione delle Candele a giugno, è conservata qui dietro tende di velluto blu con le iniziali S. A.
La seconda cappella a sinistra è dedicata all'Immacolata Concezione, aggiungendo alla ricca trama del patrimonio religioso e artistico all'interno della chiesa.
San Francesco a Rieti non è solo una chiesa; è una testimonianza di secoli di fede, resilienza ed espressione artistica. Le sue mura risuonano delle storie di San Francesco e delle innumerevoli persone che hanno percorso i suoi corridoi, rendendola una destinazione imperdibile per chiunque visiti questa storica città.
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