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Teatro Coccia

Teatro Coccia Novara

Teatro Coccia

Il Teatro Coccia, situato nel cuore di Novara, Italia, rappresenta un faro di patrimonio culturale e splendore artistico. Questo magnifico teatro d'opera, uno dei più importanti teatri storici del Piemonte, è una testimonianza della ricca tradizione della città nelle arti performative. Con la sua architettura maestosa e il suo passato ricco di storia, il Teatro Coccia offre a ogni visitatore un affascinante viaggio nel tempo.

La Nascita del Teatro Coccia

Alla fine del XVIII secolo, Novara era priva di un teatro permanente, con le rappresentazioni operistiche che si tenevano spesso in luoghi privati come le stanze e le corti dei nobili. La Casa Petazzi, dotata di una galleria e palchi, era il luogo preferito. La necessità di un teatro dedicato portò il Conte Luigi Maria Torinelli e la Società dei Palchettisti a finanziare la costruzione del Teatro Civico, noto anche come Teatro Nuovo. Progettato da Cosimo Morelli, il teatro aprì le sue porte nel 1779 con l'opera Medonte re d'Epiro di Giuseppe Sarti. Le decorazioni interne, compreso il sipario raffigurante Ercole, furono magistralmente realizzate dai fratelli Galliari.

Un Teatro Rinato

Nonostante il successo iniziale, il Teatro Nuovo si trovò a competere con il nuovo Teatro Sociale, inaugurato nel 1853. Entrambi i teatri cercavano di emergere, con il Teatro Sociale che promuoveva giovani talenti e il Teatro Nuovo, successivamente rinominato Teatro Antico, che ospitava artisti più affermati. Nel 1873, il teatro fu ribattezzato Teatro Coccia in onore di Carlo Coccia, un musicista di grande fama e direttore dell'Istituto Civico di Musica Brera. Il consiglio comunale di Novara acquisì entrambi i teatri nel 1880, portando alla demolizione del Teatro Nuovo nel 1886 per far posto a un nuovo e più grande teatro d'opera.

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Un Capolavoro Architettonico

Il nuovo Teatro Coccia, progettato dall'architetto milanese Giuseppe Oliverio, era un vero e proprio capolavoro del suo tempo. Utilizzando materiali del vecchio teatro, la nuova struttura occupava un'area significativamente più grande e presentava un'orientazione diversa. L'ingresso, ora su via Fratelli Rosselli, accoglieva i visitatori con un portico adornato da colonne doriche di granito rosa di Baveno e una facciata con grandi finestre e colonne ioniche. All'interno, l'auditorium a ferro di cavallo, circondato da tre ordini di grandi palchi e una galleria, presentava decorazioni in stile rinascimentale con colonne corinzie in ghisa e una scultura di cigno. Originariamente, il teatro poteva ospitare fino a 1.800 persone, anche se recenti restauri hanno ridotto la sua capacità a 918 posti.

Grandi Debutti e Eredità Artistica

Il nuovo Teatro Coccia fu inaugurato il 22 dicembre 1888 con l'opera Les Huguenots di Giacomo Meyerbeer, diretta dal rinomato Arturo Toscanini. Nonostante una ricezione tiepida, Toscanini continuò la sua associazione con il teatro, dirigendo opere come Aida e La forza del destino di Giuseppe Verdi. Il teatro ospitò anche la seconda versione di Manon Lescaut di Giacomo Puccini nel 1893 e numerose altre rappresentazioni importanti, cementando la sua reputazione come culla per nuovi talenti. Molti artisti che debuttarono al Teatro Coccia raggiunsero la fama internazionale, guadagnando al teatro il soprannome di anticamera per il Teatro alla Scala dal Corriere della Sera nel 1932.

Un Palcoscenico per Leggende

Nel corso del XX secolo, il Teatro Coccia continuò ad attirare nomi illustri del mondo dell'opera. Direttori d'orchestra noti come Gino Marinuzzi, Antonino Palminteri e Arturo Lucon salirono sul suo podio, mentre celebri cantanti come Carmen Melis, Gilda Dalla Rizza e Antonio Melandri si esibirono sul suo palcoscenico. Il teatro rimase attivo anche durante i tumultuosi anni '40, con il debutto del novarese Guido Cantelli con La traviata di Verdi. Nei decenni successivi, stelle come Renata Tebaldi, Mario Del Monaco e Giuseppe Di Stefano incantarono il pubblico con le loro performance.

Rinascimento Moderno

Nel 1986, il teatro subì un significativo restauro, guidato dal comune di Novara. La ristrutturazione mirava a ripristinare i colori e la grandiosità originali del teatro, che erano stati alterati negli anni '20 e '30. La grande riapertura nel 1993 vide un concerto dell'Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Muti, seguito da una rappresentazione di Les Huguenots. Da allora, il Teatro Coccia ha continuato a ospitare una varietà di spettacoli, mantenendo il suo status di punto di riferimento culturale.

Il Teatro Coccia è più di un semplice teatro; è un monumento vivente del patrimonio artistico di Novara. Le sue pareti risuonano con le voci del passato e il suo palcoscenico continua a essere una piattaforma per nuovi talenti e stelle affermate. Per chiunque visiti Novara, una visita al Teatro Coccia è un viaggio imperdibile nel cuore dell'opera italiana e una celebrazione della bellezza senza tempo delle arti performative.

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